I sistemi di chiusura delle armi corte

Di Giuseppe Coccari

Nelle pistole semiautomatiche la chiusura è un sistema fondamentale , serve a non far fuoriuscire i gas combusti all’ atto dello sparo tra la culatta e l’ otturatore , per la sicurezza del tiratore e anche dell’ arma . Inoltre raccoglie al meglio i gas che spingono il proiettile verso la volata , aumentando le prestazioni dello sparo .

La chiusura Labile

Chiamata anche chiusura a massa , o blowback . E’ utilizzata nelle armi che camerano calibri con basse prestazioni balistiche , soprattutto a livello pressorio , tipo il cal . 22 Lr , 7 , 65 Browning e 9 Corto . La chiusura è data dal peso del carrello che sigilla al meglio la culatta , con la forza della molla di recupero che , oltre a trattenerlo , lo riporta in chiusura dopo lo sparo . All’ atto dello sparo indietreggia soltanto il carrello otturatore , la canna rimane fissa , quindi un sistema di chiusura che non richiede alti costi , con una veloce costruzione dell’ arma . La chiusura labile è utilizzata in poche armi che camerano calibri di grossa potenza , tipo la Tanfoglio F . A . R . , acronimo di Fast Accurate Reliable , in cal . 9 x 21 . E’ una pistola dove sono richiesti bossoli adatti per questa arma , con pareti di spessore maggiore che frenano l’ apertura del carrello otturatore con la parte posteriore del bossolo . Quando le pressioni sono scese a livelli di sicurezza all’ interno della camera di cartuccia avviene l’ apertura totale del carrello .

Sistema della chiusura labile . Non esiste vincolo tra canna e carrello , la canna rimane fissa al fusto e , all’ atto dello sparo indietreggia soltanto il carrello otturatore . La molla di recupero è alloggiata sotto la canna , nel terzo schema avviene la fase di estrazione ed espulsione del bossolo , con la molla di recupero compressa . Nella fase finale il carrello viene riportato in chiusura con la distensione della molla di recupero , il carrello intanto ha prelevato una nuova cartuccia dal caricatore portandola nella camera di cartuccia .

La chiusura Metastabile

Detta anche chiusura rallentata o frenata . Il rallentamento della corsa retrograda del carrello otturatore è dato da ulteriori elementi alloggiati all’ interno dell’ arma , soltanto quando il proiettile è totalmente fuoriuscito dalla volata , con le pressioni di sparo a livelli tollerabili , il carrello rincula totalmente . La canna rimane fissa . Un elemento che rallenta la corsa del carrello può essere una bielletta tondeggiante installata nella parte posteriore dell’ otturatore , come nella pistola semiautomatica Benelli B76 . All’ atto dello sparo il carrello tende a retrocedere con lo sviluppo dei gas combusti , rallentato o frenato dalla bielletta che ne contrasta la corsa , in posizione obliqua . Raggiunti livelli tollerabili delle pressioni all’ interno della camera di cartuccia , la bielletta si posiziona in orizzontale , liberando totalmente la corsa retrograda del carrello . La chiusura metastabile è presente anche nella pistola semiautomatica tedesca HeK P9 e P9S , con la corsa retrograda del carrello frenata da due rulli installati di fronte al portaotturatore . All’ atto dello sparo i due rulli si interpongono tra otturatore e portaotturatore , frenando la fase rinculante .

Pistola semiautomatica a chiusura metastabile Benelli B76 

Interno dell’ otturatore della B76 . Fase prima dello sparo , cane armato . La bielletta che contrasta la corsa retrograda del carrello otturatore è nella parte posteriore dell’ otturatore , indicata dal numero 4 , in posizione obliqua .

Interno dell’ otturatore della B76 
Altro schema della pistola B76 

Il primo in alto indica la fase prima dello sparo . Al centro , il cane si abbatte generando lo sparo , il carrello otturatore tende a retrocedere , frenato dalla bielletta in posizione obliqua . Nel terzo schema il proiettile ha percorso la canna , le pressioni sono scese a livelli di sicurezza all’ interno della camera di cartuccia , la bielletta posizionandosi in orizzontale libera totalmente la corsa retrograda del carrello otturatore .

Chiusura metastabile a rulli nella pistola HeK P9 

I due rulli sono installati di fronte al portaotturatore . In alto , fase prima dello sparo . All’ atto dello sparo , nel secondo schema , i due rulli si interpongono tra otturatore e portaotturatore risultando più affiancati , frenando la corsa retrograda del carrello otturatore .

La pistola semiautomatica HeK P9S , adotta una chiusura metastabile a rulli e percussione tramite cane interno . Il comando accanto alla guancetta sinistra , dove dovrebbe esserci il tasto di svincolo del caricatore , serve ad armare il cane interno.

Pistola semiautomatica HeK P9S 

Chiusura a canna ruotante

Sistema di chiusura inventato dal progettista Searle , installato poi nella pistola semiautomatica Savage 1907 in cal . 7 , 65 Browning . La canna all’ atto dello sparo non è rototraslante come nelle pistole Steyr M1907 , M1912 e nell’ odierna Beretta Px4 , ma soltanto ruotante , in grado di diminuire il rilevamento o impennamento dell’ arma dopo il rinculo . Nella Savage 1907 la canna è fissa al fusto e ricoperta dalla molla di recupero , dotata di un’ aletta superiore detta anche aletta di frenata . L’ aletta si incastra in un’ apposita sede ricavata nei cieli del carrello . All’ atto dello sparo il proiettile percorre la canna , fuoriuscito dalla volata la canna ruota di 5 gradi verso destra e , con questo movimento l’ aletta si disincastra dalla sua sede , alloggiandosi in una seconda fessura ricavata sempre nei cieli del carrello . La seconda fessura ha lo scopo di arrestare la rotazione della canna , mentre il carrello retrocede terminando il ciclo di sparo .

Nel primo schema il proiettile percorre la canna , la rotazione della canna non è in atto. Ai lati della canna è visibile la molla di recupero , in questa pistola , come avviene anche nelle Walther PP e PPK , la molla di recupero ricopre la canna. Nel secondo schema il proiettile sta per abbandonare la volata , l’ aletta di frenata , posta in alto a sinistra della canna , impegna l’ apposita fessura ricavata nei cieli del carrello . La rotazione non è in atto . Nel terzo schema il proiettile è totalmente fuoriuscito dalla volata , con la rotazione della canna in atto , di quasi 5 gradi verso destra. L’ aletta di frenata si incastra nella seconda fessura con l’ arresto della canna , rotazione agevolata anche dalla camma di rotazione posta sotto la camera di cartuccia. Il carrello retrocede estraendo ed espellendo il bossolo .

Sistema di chiusura con canna ruotante 

Nel primo schema il proiettile percorre la canna , la rotazione della canna non è in atto . Ai lati della canna è visibile la molla di recupero , in questa pistola , come avviene anche nelle Walther PP e PPK , la molla di recupero ricopre la canna . Nel secondo schema il proiettile sta per abbandonare la volata , l’ aletta di frenata , posta in alto a sinistra della canna , impegna l’ apposita fessura ricavata nei cieli del carrello . La rotazione non è in atto . Nel terzo schema il proiettile è totalmente fuoriuscito dalla volata , con la rotazione della canna in atto , di quasi 5 gradi verso destra . L’ aletta di frenata si incastra nella seconda fessura con l’ arresto della canna , rotazione agevolata anche dalla camma di rotazione posta sotto la camera di cartuccia . Il carrello retrocede estraendo ed espellendo il bossolo .

La pistola Savage M1907
Il progetto di Searle e vista interna
dell’ arma con chiusura a canna ruotante 

La chiusura Stabile

Detta anche a corto rinculo di canna . Sistema installato su molte armi corte , in uso dal 1893 fino a quelle moderne . All’ atto dello sparo il complesso canna carrello rincula insieme per un piccolo tratto , quindi vincolato . Quando il proiettile abbandona la volata , con le pressioni scese a livelli di sicurezza all’ interno della camera si cartuccia , la canna si arresta nella parte interna del fusto , creando lo svincolo dal carrello otturatore che continua la sua corsa retrograda . Il sistema viene attuato a partire dalla pistola semiautomatica Borchardt C/93 , in cal . 7 , 65 x 25 mm , con un otturatore articolato in due parti detto a ginocchiello . Allo sparo , nella fase rinculante , l’ otturatore prende la forma di una V rovesciata , che consente l’ estrazione del bossolo . Il sistema di chiusura a ginocchiello viene inventato da H . Borchardt nel 1893 , ripreso poi da G . Luger e installato nelle sue armi , a partire dalla Luger M1900 detta anche Old Model , in cal . 7 , 65 Parabellum . Nelle Luger l’ otturatore è articolato i tre parti , con i nottolini di presa ai lati e di forma arrotondata .

Pistola semiautomatica Borchardt C/93 

La pistola semiautomatica Borchardt C/93 , in cal . 7 , 65 Borchardt , con bossolo a collo di bottiglia lungo 25 mm . E’ un’ arma dalle grosse dimensioni e poco ergonomica , canna lunga 165 , il grosso blocco posto dietro l’ otturatore ospita la molla di recupero a lamina . Prodotta presso la ditta tedesca DMP dal 1893 al 1896 , trasformandosi poi in DWM .

Luger Model 1906 con l’ otturatore a ginocchiello
durante la corsa retrograda. 
Ai lati della V rovesciata i nottolini
di presa dell’ otturatore.
Vista interna della Luger P08 in cal . 9 Parabellum 
Sistema di chiusura a ginocchiello nella Luger 

L’ otturatore a ginocchiello è totalmente chiuso. In questo modello viene tolta la sicura automatica all’ impugnatura , la molla di recupero posta dietro il caricatore è a spirale , non più a lamina .